L’approccio olistico della Strategia dell’Area Interna Madonie postula una interconnessione tra le attività indicate nell’obiettivo tematico A. Migliorare le competenze e le abilità del capitale umano delle giovani generazioni, declinate nelle prime cinque schede progettuali dell’APQ relative ai servizi di istruzione.
La cornice di riferimento operativo per le specifiche azioni in esse previste è costituita dal progetto di azioni indicato nella scheda AIMA01 “RETE SCOLASTICA MADONIE: Una nuova offerta formativa”, nella quale – tra l’altro – si specifica:
“Al fine di valorizzare le risorse di capitale umano esistenti all’interno dei diversi istituti, la Rete Scolastica intende avvalersi delle modalità della Ricerca-Azione per sperimentare percorsi partecipativi nella costruzione di un Piano Triennale dell’Offerta Formativa in chiave territoriale in maniera tale da condividere le azioni di integrazione e potenziamento
delle aree disciplinari di base e i percorsi formativi che consentono di valorizzare il capitale sociale dell’Area Interna e di migliorarne l’attrattività, anche attraverso l’integrazione dei curricoli verticali e lo sviluppo delle competenze trasversali relative alle filiere cognitive delle specializzazioni intelligenti del territorio (green community, innovazione, energia,
agroalimentare, salute, ambiente, cultura e turismo).”
La pratica della Ricerca Azione ha trovato una larga applicazione anche nella scuola per costruire una collaborazione tra insegnanti e ricercatori. Nel modello che ha sostenuto le pratiche formative di co-ricerca partecipativa si possono rinvenire tre fasi principali:
- individuazione del problema;
- diagnosi attraverso ipotesi, validate attraverso la raccolta di dati;
- verifica e revisione della diagnosi attraverso la documentazione della percezione dei diversi attori implicati sulla medesima azione, che consente di costruire una nuova visione della situazione su cui intervenire.
In piena coerenza con quanto già testato ed applicato in diversi altri ambiti, il progetto nella prima fase di lavoro, individuerà il problema sul quale andrà focalizzata l’attenzione di questa Ricerca-Azione e che può essere sintetizzato come segue.
Premesso che il Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF) rappresenta il "documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche", grazie al quale si realizza il confronto e la partecipazione tra tutte le componenti dell’autonomia scolastica: il personale, le famiglie, gli studenti e le "diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio".
Si rileva che nel primo triennio di vigenza del PTOF 2016-2019 gli Istituti scolastici dell’Area Madonie hanno impostato i propri PTOF in maniera puntuale e autocentrata, senza alcun raccordo fra i diversi istituti, al netto di specifici progetti di cooperazione (come ad es. il progetto “Coloriamo il nostro futuro”).
A questa situazione di fatto, la ReSMa intende rispondere costruendo una piattaforma comune condivisa per la strutturazione dei PTOF del triennio 2019-2022 su base territoriale attraverso l’istituzione di un Gruppo di Lavoro costituito da rappresentanti qualificati degli Istituti scolastici delle tre sub aree (4 Dirigenti scolastici, 3 DSGA, 2 Assistenti amministrativi, 6 Docenti tutor, 18 Docenti collaboratori) e da 6 Esperti tematici esterni (3 con profili tecnico-scientifici nel campo della ricerca didattica, dell’innovazione curricolare e organizzativa e dei percorsi di orientamento ed un team di 2 Esperti di servizi informatici e ICT).
La seconda fase di diagnosi impegna il Gruppo di Lavoro nell’analisi comparata dei contenuti dei diversi PTOF del triennio precedente sulla base di una mappatura strutturata dell’organizzazione di offerta formativa esistente nel territorio dell’Area Interna. In questa direzione si intende utilizzare l’opportunità offerta dalla predisposizione del documento di
Rendicontazione Sociale (RS) – che deve essere pubblicato dagli Istituti Scolastici entro la fine del 2019 – per effettuare un benchmarking e una valutazione comparata dei risultati delle diverse esperienze.
Avvalendosi della piattaforma condivisa su base territoriale il Gruppo di Lavoro Ricerca Azione formulerà ipotesi e proposte da utilizzare nell’aggiornamento degli strumenti comuni di riferimento per l'autovalutazione (RAV), il miglioramento (PdM), la progettualità triennale(PTOF) e la rendicontazione (RS) anche nell’ottica strategica della Rete Scolastica Madonie
che postula l’esigenza di una riorganizzazione gestionale degli Istituti in grado di assicurare
nuovi modelli didattici di insegnamento-apprendimento.
Sulla base delle Linee guida nazionali la Ricerca-Azione, definirà altresì gli indirizzi operativi relativi ai processi di attuazione della “scuola digitale” con la strutturazione di curricoli digitali verticali correlati alla realizzazione di ambienti per la didattica digitale integrata, individuando anche i processi di razionalizzazione che consentono di ridurre l’attuale frammentazione degli istituti e il fenomeno delle pluriclassi.
Il Gruppo di Lavoro sarà inoltre chiamato a formulare specifiche proposte riguardo a modelli per “Poli territoriali di specializzazione integrata” che consentano una concentrazione degli indirizzi formativi degli Istituti Superiori; con particolare riguardo all’area delle Alte Madonie, nella quale risultano eccessivamente frammentati e incoerenti rispetto ai processi di spopolamento e riduzione della popolazione scolastica, così come alle esigenze di sviluppo sostenibile del
territorio avvistati nel Documento di strategia dell’Area Interna.
Nella terza fase di verifica e revisione della diagnosi, le proposte del Gruppo di Lavoro relative alla nuova offerta formativa verranno confrontate e condivise in modalità partecipativa con l’INDIRE, l’Ufficio Scolastico Regionale e gli stakeholders delle Comunità territoriali, a partire dai rappresentanti degli Enti Locali, delle associazioni culturali, naturalistiche e di innovazione sociale, delle organizzazioni socio-economiche e dell’imprenditoria, delle famiglie e degli studenti. Il punto di vista e la percezione delle Comunità territoriali, del resto, risulta decisivo non solo ai fini del consenso attivo ma anche per l’organizzazione delle politiche territoriali dei servizi connessi all’istruzione e alla formazione.